DANCE DAY 2023
Giornata Internazionale della Danza
Il 29 aprile in piazza Cavour, il cuore di Rimini, è andata in scena l’unicità per celebrare la Giornata Internazionale della Danza. Un Flashmob che Claudio Gasparotto, responsabile artistico di Movimento Centrale Danza & Teatro, propone ogni anno come comunicazione simbolica.
Nonostante il cielo fosse coperto di nuvole e le previsioni meteo dichiarassero il diluvio, ci siamo ritrovati in piazza, determinati, per comporre una danza di umanità: bambine e bambini, giovani e adulti, donne e uomini, danzatrici, danzatori e persone comuni. Del resto la danza è l’eterno risorgere del sole diceva Isadora Duncan, la madre della danza moderna. E in qualche modo il sole è apparso, non solo in cielo ma anche e soprattutto tra i partecipanti nel momento in cui ci siamo ritrovati a danzare gli uni accanto agli altri, generando un’atmosfera calda e sincera.
Come diceva il danzatore e corografo Rudolf Nureyev: Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare. E di questi tempi incerti e difficili, tale suggerimento appare più veritiero che mai. Siamo sempre in affanno nella morsa stringente delle scadenze e degli impegni quotidiani, sempre meno in contatto con il mondo naturale, spesso non abbiamo il tempo per fermarci e, quando succede, quasi non siamo preparati a vivere e godere il presente.
La meraviglia della danza sta nel creare una sorta di sospensione intorno a noi, per un momento possiamo mettere da parte tutte le etichette che ci vengono cucite addosso. Restiamo solamente noi ad abitare una dimensione quasi sovrannaturale. Nella danza ci muoviamo tra il cielo e la terra incorporando il movimento ciclico e naturale delle stagioni, delle onde del mare, delle rotazioni del sistema solare. Forse non c’è parola per descrivere la danza dell’universo. La parola è divina, il corpo è un miracolo ha detto un’altra danzatrice, Gillian Hobart.
Dunque, il 29 aprile nella piazza centrale di Rimini, abbiamo composto una danza di umanità riscoprendo il valore della condivisione. Una danza per celebrare il linguaggio universale di tutti i popoli, arte aperta a tutti. Proprio la danza come arte aperta a tutti è il concetto fondamentale che Movimento Centrale Danza & Teatro utilizza come filo conduttore per promuover i suoi progetti e iniziative rivolte alla comunità. Altro tema essenziale dei progetti di MC, nonché filo rosso per la stagione 2022/2023, è l’unicità.
Durante il Flashmob dedicato al Dance Day, ognuno ha potuto esprimere se stesso attraverso la coreografia o il movimento libero. Ogni corpo è unico, ogni gesto tracciato nello spazio svanisce ma riconduce a noi, in una continua connessione con il mondo. Così abbiamo danzato, fedeli alla famosa esortazione di Pina Bausch, danziamo, altrimenti siamo perduti.
Forse il mondo avrebbe bisogno di un gesto salvifico, un gesto di danza. Anche la parola è importante e può fare la differenza, tuttavia la danza rinunciando alla parola diventa linguaggio universale, non ha bisogno di traduzione, né spiegazione. È un idioma arcaico, atto sovrannaturale dall’infinito passato, perché danzare significa accogliere quella parte di follia che è in noi, e che è essenziale per la creazione. Se non ci fosse creazione, nessuna società potrebbe evolvere.
Non esistono più confini quando il corpo diviene un passaggio tra il cielo e la terra per diventare interprete della ciclicità dell’universo. Non esistono più confini quando il proprio gesto e movimento si intrecciano a quelli di un altro per scrivere un testo che non conosce inizio, né fine.
Questo ho sentito nel cuore di Rimini, sabato 29 aprile, quando tutti — uomini e donne di età, provenienza, condizione sociale e abilità differenti — danzavano insieme nella piazza, il luogo di aggregazione e condivisione sociale per eccellenza, fin dai tempi degli antichi greci. Forse non dovrebbe accadere solamente in occasione della Giornata Internazionale della Danza, ma sempre, proprio per celebrare la nostra umanità, la nostra dignità. Dance, dance, otherwise we are lost!
Ilaria Amodio
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